bokeh

Una fotografia può fermare il tempo.
In un gesto apparentemente semplice come un click, la rivelazione del ricordo si perfeziona a testimonianza.
“Bokeh” significa sfuocato.
Sfuocata era la nostra identità musicale ed artistica.

Questo cofanetto raccoglie i nostri primi due album e vuole offrire una vecchia fotografia; uno scatto ad immortalare un passato autentico, anche se imperfetto.

È dall’idea di condividere con voi i nostri primi passi che nasce “Bokeh”.

DISPONIBILE IN CD DAL 17 Novembre 2023 


6 agosto 1945, 08:14 e 45 secondi

All’improvviso un secondo sole compare nel cielo, sprigiona una luce estrema che abbaglia e distrugge tutto.

Sadako e le mille gru di carta

Sadako era una bambina che abitava ad Hiroshima. Aveva due anni quando il 6 agosto 1945 venne sganciata la bomba. Quel giorno lei era al parco col fratello, di pochi anni più grande, a pochi chilometri dal luogo della detonazione. L’onda d’urto la scaraventò lontana. Sadako e il fratello riuscirono a sopravvivere sia all’esplosione che all’avvelenamento da radiazione. Le radiazioni provocarono malattie e morti successive al bombardamento per circa il 20% di coloro che erano scampati all’esplosione; alla fine del 1945 le persone uccise ad Hiroshima e Nagasaki sono stimate in circa 200.000.

Crescendo Sadako divenne forte ed atletica. All’età di undici anni, dopo una gara sportiva, si sentì male. Le fu diagnosticata una grave forma di leucemia, conseguenza delle radiazioni sprigionate dalla famigerata bomba. Un conto non dovuto ed ereditato da quel giorno lontano.
Mentre era ricoverata le venne raccontata un’antica leggenda secondo la quale chi fosse riuscito a piegare mille gru di carta con la tecnica degli origami avrebbe visto un proprio desiderio esaudirsi. Durante i mesi passati in ospedale Sadako realizzò 644 gru, con qualsiasi tipo di carta. Poi morì. Le gru mancati furono completate dai suoi amici.

A Sadako sono dedicate varie statue, ad Hiroshima (Giappone), a Seattle (USA) e anche in Italia (Maresca): ogni anno centinaia di persone piegano migliaia di gru per lei.

6 agosto 2020, 08:14 e 45 secondi

Una leggenda giapponese narra che chi piegherà mille gru di carta con la tecnica degli origami vedrà un proprio desiderio esaudito.

Stridendo si bagnano e cadono
mille gru di carta,
una bambina leggera ha trovato la tomba,
dormiva serena abbracciata a una bomba.

logos band

logos e sadako: un viaggio tra note, gru e origami

LogoS è una progressive rock band attiva dal 1996 che ha raccolto un ottimo riscontro dalla critica internazionale con l’album  “L’enigma della vita” del 2014. 

Nell’estate del 2020, settantacinque anni dopo dallo sgancio della bomba atomica sulla città di Hiroshima, il gruppo pubblica il quarto album che racconta la storia della piccola Sadako, bambina sopravvissuta all’azione di violenza indiscriminata che ha segnato il destino di migliaia di persone. 

La band è formata da Luca Zerman, Fabio Gaspari, Claudio Antolini e Alessandro Perbellini.


"I believe this opus not only surpasses the previous gem but will be the 2020 album of the year for many.
The cranes have been folded. Prog does not get much better than this!"

"Quand le prog italien est pratiqué comme cela, il n'a à avoir peur de personne.
2020 est loin d'être fini mais Sadako e le mille gru di carta prend déjà un net avantage pour le titre d'album de l'année."

"Keyboard driven epics of the kind that unfortunately bands like PFM today seem to have become unable to write"

"Un autre album de rock progressif italien à classer parmi les grands qui ont fait l’histoire de notre genre chouchou en Italie"

Ogni riferimento a cose o persone realmente accadute è puramente causale. Names, characters, businesses, places, events, locales, and incidents are either the products of the author’s imagination or used in a fictitious manner. And any resemblance to actual persons, living or dead, or actual events is purely coincidental.

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