Logos

Logos

LogoS è un viaggio attraverso lo spazio; l’esordio discografico del gruppo che rappresenta l’urgenza di proporre del materiale originale.

  1. Il grande fiume
  2. Arc en ciel (I)
  3. Sentiero Del Prato, Porta Nell’Universo
  4. Un giorno
  5. In una nuova terra?
  6. Arc en ciel (II)

>> Puoi sentire l’album sulla pagina AUDIO di questo sito.

Un viaggio attraverso lo spazio, e poi...

Registrato a Verona nella primavera del 1998 su registratore 8 piste analogico. Mixato e masterizzato nel 1999.

Tecnici del suono: Simone Chiampan e Tommaso Carrara

Formazione:
Fabio Gaspari : Basso, basso fretless, chitarra acustica 12 corde, flauto dolce, palo della pioggia, voce solista
Massimo Maoli : Chitarra elettrica, chitarra acustica 12 corde, pedal steel guitar
Alessandro Perbellini : Batteria
Luca Zerman : Tastiere, voce solista

“Logos” è stato registrato nella primavera del 1998. Si tratta di un vero e proprio live in studio, in quanto la band ha registrato in presa diretta, se si escludono la sovraincisione delle voci e alcuni assoli di chitarra. Per l’incisione è stato utilizzato un vecchio registratore 8 piste. Da un punto di vista della qualità sonora il risultato è modesto, alquanto artigianale, ma la band è ancora oggi molto orgogliosa di questo album. I due brani più interessanti sono “Il grande fiume”, una suite di venti minuti il cui testo è ispirato al romanzo di Herman Hesse “Siddharta” e “Sentiero nel prato, porta dell’universo”, che narra dell’incontro tra un bimbo e un alieno.

Logos

Musicalmente lo stile dei Logos si ispira principalmente al progressive italiano dei primi anni ’70, in primis Banco e Orme, ma anche ai Genesis di Peter Gabriel, (l’arpeggio iniziale di chitarra 12 corde all’inizio di “Sentiero nel prato..”) e i Pink Floyd (le suggestive sonorità della pedal steel guitar nel brano “Il grande fiume”). Le parti vocali sono affidate principalmente a Fabio Gaspari.

Una curiosità di quest’album: vi sono due versioni della canzone acustica “Arc en ciel”: una cantata da Fabio Gaspari; l’altra cantata da Luca Zerman.

La copertina dell’album, un disegno ispirato allo stile “metafisico” del pittore Giorgio De Chirico, è di Luca Zerman.

 

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Logos - i testi

Il Grande Fiume
Lento scorre il fiume verso il mare che con la sua calma piano se ne va mentre il giorno sta nascendo … E quell’ uomo era li ad ascoltare la voce del cuore la sentiva la’ da quel fiume che pian piano se ne andava mentre il giorno terminava gia’ Grande fiume insegna alla tua gente cosa e’ il cielo cosa e’ il mare, perche’ l’ aria per volare perche’ l’ acqua per nuotare se lo sai dimmelo tu … Perche’ il gelo per tremare perche’ il fuoco per scaldare se lo sai dimmelo tu… Passa il tempo senza perdonare giorni vuoti di una triste eta’ mentre il vecchio sta imparando … perche’ vivere perche’ lottare se la vita vince su di te grande cercatore di grandi risposte scopritore di grandi perche’ Grande fiume insegna alla tua gente della vita cosa fare, meglio odiare o meglio amare meglio agire e poi pensare se lo sai dimmelo tu … Per capire e’ bene errare, se la vita e’ un grande mare fiume e’ stata anche la mia…

Arc En Ciel
Le nostre pupille come specchi di nature immense invisibili il nostro sguardo nelle tenebre di questa sera che sara’ lunga. Passeremo il nostro tempo a parlare di altre vite future a parlare di altre vite passate mentre ascolteremo il suono che ci arriva dalla foresta. La nostra mente pensera’ di mondi paralleli che esistono dell’ infinito ma piccolo cosmo e dell’ immensamente grande. Si eclissera’ la luna dietro la terra per poi ritornare presto a mattina quando tutto sara’ tornato chiaro e noi saremo di nuovo come prima sulla strada.

Sentiero Nel Prato, Porta Dell’ Universo
Figlio di un giorno di pioggia ed uno di sole lascia i tuoi giochi e dimentica tutto di te scendi il sentiero che porta a valle dove ti portano i tuoi piccoli piedi scendi ancora e non stancarti anche se tu non sai dove vai. Qualcuno ha tracciato nella sua mente un lunghissimo sentiero dalla porta della tua casa fino alla porta dell’ universo Dove vai? il sentiero potrebbe presto morire Non e’ una fiamma e nemmeno un lume quello che vedi abbracciare i rami ma un gran castello di luce ed ombra ti meraviglia ma non hai paura Dove vai? il sentiero potrebbe presto morire Non e’ un uomo ne’ un cavallo alato colui che piano ti si fa incontro non dice nulla ma punta il dito sulla tua fronte di bambino Dove vai? il sentiero potrebbe non finire mai E se la sera non lo vedi tornare corri a cercarlo tu buona madre non aspettarlo nel campo di giochi ma nella radura prendi il lume e vai Dove vai ? il sentiero potrebbe presto morire Guarda lassu’… Non e’ una stella e nemmeno un fuoco quel punto luminoso lontano diventa piccolo nel grande cosmo fino a non vederlo piu’ Dove vai? Madre di un giorno di pioggia ed uno di sole torna dov’ eri e dimentica tutto di lui.

Un Giorno
Ecco i prati dove giocano i ragazzi. Deserti e immersi nel buio incerte figure che si fondono con le tenebre e la memoria Aria fredda, pioggia, l’alba di una nuova stagione davanti a me il giorno si schiude senza un raggio di sole… il viaggiatore si prepara per partire ancora ignota per lui la meta seguira’ gli ultimi soldati, attraversera’ con loro il confine, a loro indichera’ la strada che porta lontano dal tempo con loro sfidera’ la tempesta di chi viaggia verso l’ ignoto. Sento voci confuse che parlano assieme lungo la strada di casa e tutte quelle lanterne accese accese per sfidare il buio e mentre cammino un sibilo lento sveglia la mia mente ancora un’ altra locomotiva sfreccia a nord.

In Una Nuova Terra ?
Un punto luminoso stanotte divide a meta’ la volta celeste, un milione di stelle dopo sara’ di nuovo terraferma. Un viaggio attraverso lo spazio, e poi… Nella nuova terra e’ quasi buio il sole di qua sta calando e sopra il ponte sulla strada questa sera ho potuto vedere milioni di biciclette ferme, tutti ad ammirare l’ orizzonte, agitando bandiere e fazzoletti. E’ il popolo che acclama agli eroi del viaggio interstellare.

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