Daniele Cutali @ Movimenti Prog

I Logos sono una realtà veronese relativamente recente nel nuovo progressive italiano, ma è una realtà attiva da oltre un decennio con alle spalle ben due album in studio, “Logos” (1999) e questo “Àsrava” (2001), e uno dal vivo, “Totus Lupus” (1999). Attraverso tanti cambi di line-up, il periodo dei due dischi vede invece una formazione fissa e un radicato amore per la musica delle Orme ben in vista. Fabio Gaspari al basso, chitarre classica e acustica, e voce solista; Massimo Maoli alla chitarra elettrica, acustica 12 corde, classica e pedal steel; Luca Zerman alle tastiere e voce solista; e Alessandro Perbellini alla batteria e voce solista.

“Àsrava” è un album più definito, focalizzato e concreto del precedente disco di debutto omonimo. E’ autoprodotto in maniera efficace, con un buon sound e un buon mixaggio, e i brani sono accattivanti nonostante restino confinati in un classico progressive sinfonico di stampo italiano, legato a tutto ciò che di prog hanno fatto le Orme e altre band italiane degli anni ’70. La coppia di brani strumentali “Prologo” e “Ezra Pound” sono il biglietto da visita dei Logos, rock italiano pregno di synth, tempi dispari e cavalcate melodiche a ricalcare quella forma-canzone a cui hanno abituato le Orme con la loro miscela di melodia e progressivo.

“La Leggerezza della Libertà” è fin troppo simile alle tipiche ballad di Tagliapietra e soci, mentre i brani migliori arrivano per ultimi. La titletrack, “Àsrava”, e “Terra Incognita” sono due gran bei brani, ricchi di ottime idee e cellule melodiche. La prima affonda addirittura i denti nel pane del funk-jazz e della fusion, con un bell’assolo di tromba di Alessandro Foroni, musicista ospite del disco. La seconda comincia con due minuti in sordina per poi esplodere in un rock graffiante, cupo, angoscioso che ricorda molto da vicino i Goblin. Finale intarsiato di chitarra, sognante ed evocativo, con “Epilogo”. Bravi questi Logos, che stanno lavorando ormai da anni al terzo album il quale speriamo arrivi presto.

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