Un uomo di pezza invoca il suo sarto. Canzone per Aldo Tagliapietra.
Quarantanove anni fa, nel 1972, uscì in Italia “Uomo di pezza“, ritenuto all’unanimità l’album più riuscito della band veneta “Le Orme”. Un vero e proprio concept album al femminile, in cui le sette canzoni sono ritratti di donne tradite, violate, tormentate da laceranti paure e dai fantasmi di ricordi impossibili da dimenticare. Donne che nonostante le dure prove della vita mantengono intatta la voglia di vivere e di sognare.
La nostra canzone “Il sarto“, è ispirata alle tematiche di quest’album, in particolar modo a “Gioco di bimba”, un valzer dall’atmosfera sognante che racconta una cruda storia di violenza minorile. Un brano in cui l’uomo è visto come una creatura profondamente immatura, il cui spietato egoismo lo porta a commettere atti riprovevoli: un “uomo di pezza”.
Anche “Il sarto” parla di una ragazzina vittima di una terribile violenza, che si consumò una soleggiata mattina di agosto in una piccola città giapponese di nome Hiroshima. All’interno di un bombardiere che sorvolava la città a migliaia di metri di altezza, un gruppo di “uomini di pezza” decise che sacrificare migliaia di persone al fuoco atomico era il modo più giusto di far trionfare la pace e la giustizia.
La ragazzina, a quell’epoca di soli due anni, sopravvisse all’esplosione per puro miracolo, ma negli anni dell’adolescenza non sfuggì alle nefaste conseguenze della radioattività. Ammalata di leucemia, decise di mantenere viva la sua voglia di vivere e, soprattutto, di sognare. “Il sarto” descrive con parole lievi e delicate l’onirico e incantato mondo della fanciulla, in cui il manto di una limpida notte ornata dalle stelle dei suoi sogni più sereni la avvolge dolcemente, proteggendola dalla livida luce di una crudele realtà quotidiana.
Un uomo di pezza invoca il suo sarto. Canzone per Aldo Tagliapietra
Dopo aver terminato le parti strumentali de “Il sarto”, capimmo che una voce femminile si sarebbe meglio adattata alla particolare tematica del testo. Elisa Montaldo, talentuosa leader della band “Il tempio delle clessidre” accettò con entusiasmo di cantare la canzone, ed è grazie soprattutto alla sua delicata interpretazione che “Il sarto” è stato un brano particolarmente apprezzato.
Come molti ormai sanno, la nostra musica, soprattutto agli inizi, è stata molto influenzata dai primi lavori delle Orme; soprattutto abbiamo amato la voce eterea e delicata di Aldo Tagliapietra, così diversa e lontana dall’abituale stile vocale “ruvido” tipico dei cantanti rock; una voce unica che ha saputo donare alla musica della band uno stile inimitabile.Ed è a lui, Aldo, che vogliamo dedicare questa canzone.
GRAZIE ALDO!
Sito ALDO TAGLIAPIETRA – link
Pagina album “Sadako e le mille gru di carta” – link